Omeopatia

 

L’omeopatia è un metodo di cura che ha la capacità di ristabilire il benessere psicofisico di un animale in maniera dolce e duratura.

Ha basi scientifiche diverse dalla medicina ufficiale ma non è in opposizione, bensì le due medicine si possono integrare.

I suoi principi sono tra l’altro, la legge di similitudine e la dose minima.

In pratica, una volta raccolta la storia patologica del paziente, si somministra un rimedio (i farmaci omeopatici vengono chiamati “Rimedi”), che racchiude la totalità dei sintomi che il paziente presenta al momento della visita e che ha potere curativo su tutto l’individuo e non solo sulla malattia specifica.

 

Com’è possibile tutto questo?

Per la legge di similitudine. Ora mi spiego meglio. Una sostanza allo stato puro ha un effetto tossico, per esempio il Mercurio. Questa stessa sostanza, opportunamente diluita e dinamizzata (cioè sbattuta centinaia di volte per caricarsi di energia), acquisisce un potere curativo proprio per quei sintomi che produce durante la tossicosi.

Chiarisco con un esempio questo concetto un po' difficile.

Il mercurio assunto con il pesce o durante le lavorazioni in fabbrica o con le otturazioni dentarie o con i vaccini manifesta nel tempo, a seconda della dose assunta, una sintomatologia.

Per capire meglio un caso evidente, in Inghilterra nei secoli scorsi, veniva usato anche il mercurio per fare il feltro interno dei cappelli. Questo feltro imbibito di mercurio, a contatto con il cuoio capelluto si assorbiva e dava luogo a una tossicosi cronica con veri e propri sintomi psichici, tanto da ispirare una novella “Il cappellaio matto” di Lewis Carroll.

Dunque una sostanza che produce tossicità, manifesta anche sintomi mentali oltre che fisici, ma allo stesso tempo diluita e dinamizzata può curare questi sintomi quando si presentano in un paziente. Questa è stata la grande intuizione del padre fondatore dell’Omeopatia, il dr. Samuel Hahnemann.

Traducendo un testo di farmacologia si accorse che la corteccia della china, prodotto usato per cura della malaria, produceva nei lavoratori che la manipolavano, la stessa febbre ad andamento ondulatorio, caratteristico proprio della malaria. Dunque la stessa sostanza che in dosi massicce produce dei sintomi, in dosi minime invece guarisce.

Tornando al mercurio, l’intossicazione provoca sintomi mentali come timidezza, fobia sociale, depressione irritabilità, amnesie e ritardo mentale se assunto in gravidanza. I sintomi fisici sono insufficienza renale, atassia (difficoltà a camminare), danni cardiaci e vascolari. Se questi sintomi sono presenti per esempio in un gatto portato in visita, somministrando il Mercurius (mercurio omeopatizzato), il rimedio, in virtù delle sue proprietà acquisite durante la preparazione, sarà curativo per la legge di similitudine.

 

La ripetiamo, enunciandola, perché ora si capisce meglio.

Una sostanza, capace di provocare in un soggetto sano sintomi patologici, agisce come curativo in un soggetto malato che presenta gli stessi sintomi.

E’ importante che il rimedio omeopatico venga scelto accuratamente dopo una visita. E’ dunque un rimedio individuale, non è una medicina di protocollo.

E’ possibile che due animali con la stessa patologia, per esempio due cuccioli che si sono presi la gastroenterite al canile, abbiano bisogno di due rimedi omeopatici diversi, pur presentando lo stesso virus, perché vivranno la malattia in due modi differenti. O 6 cani con la leishmaniosi, avranno ognuno il suo rimedio perché sono individui diversi e presentano la malattia ognuno con i propri sintomi.

Questo è un altro principio dell’omeopatia : ogni paziente è unico e che ogni rimedio ha i suoi specifici sintomi.

E’ dunque importante somministrare un rimedio alla volta, per poter valutare come evolve la guarigione nel paziente.

 

animali in salute con l'omeopatia